Ca’ d’ Frara (Centro Storico) VOTO: 7,5/10

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Ferrara Val bene Una Messa!

ossia reinterprentandola a modo nostro… a Ferrara c’è un posticino dove si mangia dannatamente bene!

Ferrara è un’ incredibilmente bella cittadina dell’Emilia in cui ogni strada parla della sua storia e i capolavori spuntano da ogni dove, basti pensare la castello estense, la casa di Ariosto, la chiesa di San Cristoforo e il palazzo dei diamanti. Poco tempo fa anche la mia carissima mamma è andata con amiche e sorella  a vedere la mostra di Chardin ed è tornata entusiasta. Mi sarebbe piaciuto tanto ricordarle in tempo di andare in un posticino delizioso… ossia da Ca’ D’Frara in via del Gambero, nel bel mezzo del centro storico.

Ca’ D’ Frara vuol dire, nel dialetto locale, casa di Ferrara, perchè è così, come a casa, che voi vi sentirete. Il locale si trova in una stradina riparata del centro, e ci arriverete facendovi strada tra le tante biciclette, perchè è una di quelle città dove ancora le abitudini ed i ritmi sono ancora quelli di una volta. L’ambiente interno è molto curato, un bel bancone all’ingresso che fa bella mostra della scelta dei vini, un locale non rumoroso anche quando si riempie, colori neutri e arredi in legno scuro. Moderno, ma molto accogliente.

In sala troverete Barbara Garani, che si prenderà cura di voi e coordinerà un servizio quasi ineccepibile. Sul tavolo troverete il tipico pane ferrarese, dalle sue forme particolarissime ed elaborate, ad aspettarvi.

Il Menu offre davvero molta scelta, variando dal pesce alla carne, ma con una stretta selezione della disponibilità in base alla stagionalità, davvero un buon segno ed indice di sapienza e cura nello scegliere i prodotti. Per cui in autunno quando è stagione troverete l’ambitissimo menu funghi e tartufo che il buon Elia Benvenuti, lo chef di questo posto così curato, avrà preparato per voi. Ma in ogni momento dell’anno in cui deceiderete di andare, per vostra fortuna, ci saranno sempre delle specialità della cucina ferrarese ad aspettarvi.

Sono andata verso l’inizio dell’inverno… avete presente quelle due-tre giornate un po’ più fredde che vi fanno capire che l’autunno è finito e che tra poco è Natale? proprio quel momento lì. Per cui infreddolita e affamata mi sono diretta svelta sveta a Ca’ D’ Frara.

Per iniziare bene ho scelto un antipasto a base di un tortino di zucca su letto di spinaci e formaggio locale servito con fette di pan brioche tostate. tutto rigorosamente fatto in casa. Era davvero buonissimo, sia la consistenza del tortino che il bilanciamento dei sapori tra il dolce ed il sapido, l’accostamento con il formaggio e quel pan brioche così buono e caldo… fattosta che me lo sono spazzolato in 5 minuti. Mentre aspettavo il primo ho sbirciato negli altri tavoli dove gli ospiti gustavano i “pinzin” con i salumi, ossia della pasta lievitata fritta nello strutto  e dove se no? siamo sempre, ricordate, in Emilia Romagna) che tanto ben si accosta al ben di dio di salumi che la regione offre. Molto invitante…magari la prossima volta.

 

 

 

 

Ho molto meditato su cosa prendere dopo…e alla fine hanno vinto le tagliatelle, o come la chiamano loro, la pasta al mattarello, con uno strabiliante ragù bianco di prosciutto crudo. Ora, sarà stato il freddo fuori, ma ho trovato questo piatto buono e saporito come raramente mi capita di provare… il sugo era davvero delizioso tanto che la voglia di fare scarpetta era proprio tanta ma… sono pur sempre una signorina per bene!

Le alternative in menù sono comunque parecchie, se volete fare una serata tema zucca ci sono i cappellacci di zucca al ragùi cappelletti in brodo, oppure il pasticcio di maccheroni in pasta frolla dolce o l’ambitissima salama da sugo, una salume particolarissimo e tipico del ferrarese che consiste in una sorta di involcuro contentente una salame morbido, quasi disciolto, cotto nel vino e nelle spezie. La salama va cotta quasi al vapore con una tecnica tipica e antichissima e si serve adagiata su un letto di purè di patate. Al momento di servire si rompe l’involucro e la salama si riversa sul purè… non ho ancora avuto l’onore di assaggiarla, ma ne ho sentito parlare così tante volte che è quasi come l’avessi fatto… unica accortezza: state attenti al quantitativo di sale… tutti questi piatti sono decisamente conditi e saporiti. Quindi provvedete  a farvi portare una bella caraffa d’acqua! A meno che non preferiate stemprare con lambrusco e sangiovese…

 

 

 

 

Per gli amanti del pesce ci sono diverse scelte tra le quali segnialamo, per la loro particolarità, le specialità a base di… anguilla!

E per finire, miei cari lettori, lasciatevi uno spazietto, anche piccolino, per la particolarità del ferrarese in tema di dolci… la crema fritta!

Eccovi quindi a Ca’ D’ Frara, un posto autentico, dove tornare per assaggiare e scoprire una cucina antica rivisitata con grande abilità.

 

Ca’ D’ Frara

SERVIZIO: curatissimo

PARCHEGGIO: complicato, è in area pedonale. Lasciate la macchina e fatevi una bella passeggiata

PREZZO: dai 20 ai 45 vini esclusi

TELEFONO: 0532205057 ( consigliabile prenotare)

CHIUSURA: martedì e mercoledì a pranzo e dal 1-21 Luglio

INDIRIZZO: Via del Gambero 4, 44100 – FERRARA (FE)

E-MAIL: cadfrara@ristorantiitaliani.it

 

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