Di ritorno a Roma cercavamo una trattoria che potesse ospitarci non troppo lontana dalla E45. Dopo un breve studio della Slow Food, la Vecchia Posta a Trevi ci è sembrata la soluzione giusta, e con una deviazione di circa 15 km siamo arrivati in questo grazioso borgo medievale circondato dagli ulivi. La Vecchia posta si trova nella piazza del Comune ed offre qualche tavolo all’aperto oltre alle due piacevoli sale interne. Il ristorante è a condizione familiare, i prodotti vengono acquistati dal proprietario nella zona seguendo l’andamento delle stagioni. Capita così, ad esempio, di cominciare la cena con un’ottima frittata e delle bruschette di asparagi selvaggi e proseguire il giro degli antipasti con degli ottimi carciofini sott’olio.
La cucina è quella umbra classica, senza troppi fronzoli o innovazioni: bruschette, affettati, paccheri alla norcina (8,5 euro), strangozzi al tartufo (13), ravioli rossi al radicchio (8,5), pappardelle al ragù di cinghiale (8,5), spiedino di fegatello caramellato (9,5) spezzatino di cinghiale in bianco (13), la salsiccia con patate, scamorza e tartufo, tagliata di controfiletto all’aceto balsamico o tartufo (19), pancetta di maile in porchetta con patate al forno. Tra gli antipasti segnaliamo l’imperdibile pecorino semistagionato di cascia gratinato al miele (6,5) e le patate al cartoccio con lardo di pata negra (5).
La cena prosegue bene in un ambiente piacevole, i tavoli sono ben distanziati e quello che ci colpisce maggiormente è la cortesia del titolare. Trovare tanta competenza e puntualità nel servizio non è cosa facile. Rimaniamo veramente ammirati e le comparazioni con il brusco e poco professionale servizio che siamo soliti ricevere a Roma si sprecano. Per quanto riguarda la cucina, non ci sono piatti che stupiscono particolarmente per estro, ma se cercate la tradizione, la sostanza di certi sapori umbri, come ad esempio i fegatelli o la pasta al cinghiale, è impossibile rimanere delusi.
Concludiamo la cena con un ottimo tortino alle mele accompagnato da crema calda. Ha superato il vaglio critico di Angelica, la pasticciera di casa. La sua scure si abbatte sui dolci implacabilmente e il suo giudizio positivo è cosa rara.
La vecchia posta affitta anche delle stanze nelle vicinanze del ristorante. Devo dire che Trevi è un borghetto molto piacevole anche se sono in corso dei lavori di ristrutturazione (siamo nel luglio dell’Anno del Signore 2012) che inevitabilmente ne limitano il fascino.
In conclusione alla Vecchia posta di Trevi ci siamo trovati bene. Confermiamo il buon giudizio della guida Slow Food e segnaliamo un servizio davvero di alto livello in un ambiente piacevole. Il tutto a un prezzo corretto. E non è poco!
La Vecchia Posta
SERVIZIO: davvero ottimo
PARCHEGGIO: c’è un grande parcheggio nelle vicinanze del comune, appena fuori dal borgo
PREZZO: 28 euro
GIORNO DI CHIUSURA: mai (qualche giovedì durante l’inverno)
TELEFONO: 3939010099
INDIRIZZO: Piazza Mazzini 14 – Trevi
POSITIVO: cucina tipica umbra senza troppi fronzoli, servizio cortese e competente, buone materie prime, interno accogliente, tavoli nella piazzetta
NEGATIVO: cucina ancorata alla tradizione con poche concessioni all’innovazione, nella piazzetta di Trevi sono in corso lavori di ristrutturazione
PIATTO DA NON PERDERE: fegatelli, tortino di mele
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