Buca di Sant’ Antonio (centro Storico Lucca) VOTO: 7,5/10

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Avete presente quei ristoranti un po’ antichi, che fanno parte delle istituzioni storiche della città?

Ebbene la buca di Sant’Antonio è, senza dubbio, l’istituzione di Lucca. Pensate che già nel 1782 alcuni notabili di Lucca ebbero l’incarico di vigilare sulle loro Osterie e, già all’epoca, nella lista era presente l’Osteria di sant’Antonio, detta poi “la buca”.

Arrivare  a Lucca al tramonto è bellissimo (ve lo consiglio): si arriva fino al cuore della città, circondato dalle sua bellissime mura, e contornato da alberi verdissimi che ondeggiano al vento.

La città vecchia dentro  le mura è perfettamente conservato e si snoda intorno all’antico fossato. E Proprio lì tra quelle stradine troverete la piccolissima via della Cervia dove si nasconde alla vista, ma non al palato, la Buca di Sant’Antonio. Al suo fascino e alle sue portate non hanno saputo resitere, nel tempo, i palati più ragguardevoli come Giacomo Puccini, Ezra Pund, Re Gustavo di Svezia e persino la principessa Margareth di Inghilterra.

Mi ricordo questo ristorante con incredibile affetto: è il primo posto dove Stefania, la mia carissima collega, mi ha portato quando ero davvero una neoassunta impaurita. E andando a lavorare a Lucca  mi ha detto: è la tua prima trasferta, stasera festeggiamo. E mi ha portato alla buca di sant’antonio.

Era inverno ed è stato così bello entrare in questo posto caldo ed accogliente, con il proprietario, di una certa età, alto e distinto,  in giacca e cravatta ad accoglierci e a accompagnarci al tavolo. Il locale è molto bello, con la tavola apparecchiata con cura, alla maniera di una volta. Dal soffitto pendono un sacco di paioli di rame, lucidati a dovere che danno all’ambiente, caldo e raccolto, un bagliore dorato.

 

 

I piatti che troverete in menu fanno parte della tradizione Lucchese, ma rivisitati con maestria, a partire dagli antipasti: Pasticcio di fegato alla toscana, tortino di funghi porcini in crosta con vellutata di ceci, carpaccio di trota salmonata su radicchietti di campo.

Si passa poi ai primi con la celeberrima minestra di farro alla garfagnina, zuppa alla frantoiana, le tagliatelle fatte a mano ogni giorno, i ravioli di ricotta alle zucchine, tordelli lucchesi al sugo.

 

 

 

e si procede con i secondi: capretto allo spiedo con cime di rapa saltante alla toscana, coniglio farcito al forno con sformato di fagiolini, baccalà arrostito con ceci all’olio di Lucca.

 

 

 

 

Per finire in dolcezza con dolci assai classici ma ben presentati e così rassicuranti! Come la torta di mele alla crema calda, il buccellato semifreddo con salsa di ribes, i tipici biscotti e il pane dolce.

 

 

 

Quindi sapori antichi alla Buca di sant’antonio, tanta esperienza nella preparazione dei piatti ed un servizio impeccabile, di altri tempi. Il prezzo non è così a buon mercato come spesso si trova in Toscana, ma siete in un vero e proprio ristorante più che in una Osteria. Forse non vi stupirà, ma vi farà sentire in un posto conosciuto, da coltivare, anche se sarete alla primissima visita.

p.s. tra la moltitudine di etichette sulla porta di ingresso (è praticamente segnalato da ogni guida esistente) vi segnaliamo che questo ristorante serve piatti specifici per gli intolleranti al glutine. Buono a sapersi no?

 

Buca di Sant’Antonio

SERVIZIO: eccellente

PARCHEGGIO: difficile è in zona pedonale

COSTO: dai 30 euro in su. Attenzione al ricarico sul vino.

CHIUSURA: domenica sera e lunedì.

via della Cervia 5

5510 Lucca

Telefono: 0583 56699

 

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