Era qualche tempo che volevamo andare a mangiare in questo strano ristorante: i Pescatori non è un locale come tutti gli altri; come in altre città di mare (Terracina e Senigallia) i pescatori riuniti in una cooperativa si sono adoperati per accorciare la filiera del consumo: loro allevano il pesce e lo cucinano pure. L’allevamento di Orbetello è celebre in tutta Italia per la sua qualità, e il ristorante è sorto in una vecchia scuderia che si affaccia sulla laguna. Le premesse, quindi, sono più che buone.
I numeri in stile pizzicagnolo sono l’ingranaggio intorno a cui tutto ruota: appena arrivati si prende il primo numero e nell’attesa di essere chiamati si può bere un aperitivo con vista sulla laguna. Poi si entra dentro e si ordina alla cassa. Il menu cambia a seconda del periodo dell’anno, ma non ha moltissimi piatti. Alcuni dei cavalli di battaglia dei Pescatori sono: l’anguilla marinata o fritta (specialità di Orbetello), i lattarini (o come li chiamano qui calcinelli) fritti,l’orata alla griglia, gli antipasti marinati, l’antipasto del pescatore (crostini, ceci e ombrina, mousse di patate con bottarga); qualche primo piatto al sugo di spigola o cefalo affumicato.
A questo punto ci si sposta ai tavoli che (d’estate su uno piazzale fuori dall ristorante, d’inverno dentro alla scuderia); sii prende tutto l’occorrente in stile mensa (tovaglioli, bevande, forchette, vassoio ecc.) e si riceve il numero di ordinazione che verrà estratto – una volta che i nostri piatti sono pronti – da un omino con il microfono… Già, l’omino del microfono che chiamerà numeri tutta la sera in stile Bingo.
La modalità informale con cui si cena dai Pescatori è molto apprezzata dai bambini, mi sento invece di sconsigliarla ad una coppia in cerca d’intimità.
Parliamo delle pietanze: i nostri gnocchetti con spigola erano buoni, ma non straordinari; molto buoni i lattarini. Ma il piatto forte è stato sicuramente l’orata: cotta perfettamente dall’omone che sovrintendeva la griglia, una sorta di Sandokan che ho avuto la prontezza di immortalare in una foto.
Per il dolce siamo tornati al bar dell’aperitivo e abbiamo ordinato un sorbetto (unico dolce della casa!).
Cena veloce (a condizione di arrivare presto) con un meccanismo simpatico, pesce freschissimo seppur d’allevamento, ambiente informale, spesa di circa 20 euro a testa. Certo, qualche limite la cooperativa dei pescatori ce l’ha. Basta saperlo.
Noi vi consigliamo di arrivare intorno alle 7:30, un buon modo per mangiare verso le 8 e di risparmiarsi un bel po’ di code.
Se poi volete una cena più romantica e una cucina più sofisticata e varia, sempre dai Pescatori potrete scegliere il menù degustazione: 35 euro per godere della sala più bella del ristorante e di una brigata di cucina tutta per voi.
Non sappiamo ancora dirvi se la versione lusso dei Pescatori merita una visita. Sicuramente i 20 euro della versione spartana sono stati ben spesi, nonostante i numeretti, l’omino con il microfono, le lunghe file, i piatti di carta e le zanzare che sicuramente saranno contente della vostra scelta.
Da provare, almeno per una volta nella vita…
Ristorante i pescatori
SERVIZIO: simpatico e informale (mitico Sandokan alla griglia!)
PREZZO: 20 euro
PARCHEGGIO: siete vicini ad un grande parcheggio che costa ben 10 centesimi l’ora
GIORNO DI CHIUSURA: lunedì
INDIRIZZO: Via Giacomo Leopardi, 9, 58015 – Orbetello
TEL. 0564.860611
SITO: http://www.ristoranteipescatori.it
POSITIVO: il prezzo, l’orata alla griglia, la simpatica modalità con cui si svolge la serata
NEGATIVO: la simpatica modalità con cui si svolge la serata, le zanzare, i pochi piatti da scegliere, niente dolce
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