Leggenda vuole che uno degli anziani del piccolo borgo San Giovanni delle Contee, il giorno della riapertura dell’Osteria Maccalè, abbia esclamato “Aver riacceso questa luce significa tanto per noi”. Una storia di impegno civico e resistenza allo spopolamento dei piccoli borghi italiani quella che contraddistingue la riapertura di questa piccola Osteria. Una di quelle storie che ci piacerebbe sentire più spesso e che dimostra che quando impegno e buona politica si incontrano, le cose buone si possono realizzare.
Il borgo di San Giovanni delle Contee qualche anno fa aveva perso il suo luogo di incontro con la chiusura del bar ristorante che, come spesso accade in queste piccole comunità, era il vero punto di riferimento per i cittadini. Ma, grazie ad un bel progetto della regione Toscana, e alla volontà di un gruppo di volenterosi, l’Osteria Maccalè ha recentemente riaperto, rivitalizzando questo piccolo borgo sul confine con Lazio, Toscana e Umbria. La Cooperativa Cittadina che ha dato la spinta per l’apertura sembra non voler fermarsi qui con mille idee per far ripartire la vita di San Giovanni: dalla consegna della spesa agli anziani alla riapertura del forno del paese.
Ma l’apertura del ristorante è stata una vera scossa per la piccola comunità locale e il successo ha già fatto cambiare i piani iniziali: il ristorante doveva infatti rimanere aperto solo il fine settimana, ma si sa che l’appetito vien mangiando, e dato il successo, l’Osteria Maccalè è aperta a pranzo e a cena tutti i giorni tranne il lunedì.
In cucina troviamo le instancabili le mamme dei tre soci che hanno riacceso la luce a San Giovanni delle Contee. Queste tre signore sono protagoniste di una cucina rassicurante, legata al territorio e ai piatti della tradizione. Negli ultimi anni, grazie a anche a Slow Food, gli amanti della buona cucina cercano proprio questo: recuperare i sapori che da generazioni le nostre famiglie si tramandano come fossero gioielli di famiglia. E l’Osteria Maccalè è riuscita ad unire con successo tradizione e materie prime del territorio.
Il menu, scritto a penna su carta paglierina, come ogni trattoria che si rispetti, riporta prezzi veramente da battaglia con primi e secondi a 8 euro!
Notevole la pasta fatta in casa utilizzando farine prodotte nella zona: pici all’aglione o alle briciole, gnocchi al ragù e ai funghi, le ottime fettuccine, l’acqua cotta, la minestra di ceci.
Anche i secondi sono baulardi della tradizione regionale: in particolare abbiamo amato il peposo e lo stracotto al vino rosso ma speriamo di tornare per provare il baccalà in padella o al forno.
Tra i dolci potrete scegliere tra classici come zuppa inglese, torta della nonna, cantucci e vin santo e panna cotta, tutti fatti in casa, anche se forse si può lavorare ancora per raggiungere un livello superiore.
Ambiente piacevole anche se con il tempo speriamo possano aggiungere qualche elemento di arredo per rendere questa piccola perla ancora più caratteristica!
In bocca al lupo all’Osteria Maccalè… Per la qualità dei vostri piatti, per il vostro entusiasmo e per aver fatto rinascere il vostro borgo vi meritate il meglio!
PS Il nome Maccalé prende spunto da un cittadino di San Giovanni delle Contee che aveva combattuto la Guerra d’Etiopia (Macallè è una città etiope) e che gli era valso il soprannome.
Osteria Maccalè
SERVIZIO: molto gentile
PREZZO: 20 Euro
INDIRIZZO:
TELEFONO: 338 375 8747
GIORNO DI CHIUSURA: lunedì, aperto pranzo e cena
POSITIVO: piatti della tradizione realizzati con sapienza, ambiente raccolto e familiare, prezzi bassi
NEGATIVO: dolci migliorabili, qualche elemento di arredamento per caratterizzare il locale non sarebbe male
PIATTO DA NON PERDERE: pasta fatta in casa
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