In un mondo della ristorazione che propone sempre di più la spaccatura tra “spendo un capitombolo e quindi ricevo un ottimo servizio” oppure “paghi poco e quindi ti tratto come mi capita”; in un mondo difficile, dove l’arte della ristorazione è sempre più in mano a chi anche se ti invitasse a cena cercheresti una scusa per non andare, è bello trovare un padrone di casa che usa i riguardi dovuti a un ospite, ti fa mangiare bene e ti presenta un conto che ti fa uscire con il sorriso.
Per parlare di questo ottimo ristorante milanese è bene raccontare la storia del proprietario: un ex banchiere che, innamorato dal mondo della ristorazione, una ventina di anni fa ha cambiato vita aprendo un’enoteca, oggi solido ristorante con le vetrate sull’incantevole Piazza Vetra. Ed è bello in un locale ormai punto di riferimento per Milano, vedere la passione unita alla professionalità del proprietario, evidentemente non seduto sugli allori: corre a parlare con degli ospiti per spiegare un piatto, serve un dolce e con la coda dell’occhio intercetta un risotto forse troppo liquido, lo rispedisce in cucina e ti riporta in dietro un piatto servito con l’omaggio di quel tocco di tartufo che pacifica i sensi e ti fa sentire coccolato.
La Cantina della Vetra ha mantenuto la sua originale vocazione per il buon vino e presenta una lista che difficilmente vi potrà deludere. Ma oltre all’ambiente molto curato e piacevole che ricorda un bistrot – con le belle vetrate che danno sulla piazza e l’arredo ottocentesco – è l’ottima cucina la vera protagonista del ristorante. Piatti ben realizzati e ben presentati, proposti a un prezzo che a Milano non troverete facilmente.
Il menu non è vastissimo e propone piatti con influenze da tutta Italia. Tra gli antipasti la tradizione emiliana la fa da padrona con uno splendido gnocco fritto con salumi e il culatello con il melone invernale, oppure ci si può indirizzare sulla sofisticata creme brulèe di zucca con fois gras o il salmone con le puntarelle (buono e abbondante). Tra i primi segnaliamo il risotto del giorno (realizzato come si deve!), il raviolo aperto con ragout bianco e carciofi (fantastico!), le orecchiette con gamberi e crema di rape, i fusilli con caponata di melanzane che ovviamente riportano in tavola i sapori siciliani. I primi e gli antipasti costano 12 euro.
Si prosegue con il millefoglie di salmone e branzino, il brasato con polenta, la tagliata di manzo piemontese, la tartara di manzo, o la tagliata di fassone piemontese. Poi c’è il piatto unico del giorno, nel nostro caso un buonissimo risotto con brasato di guancia… Una meraviglia!
Mantenendo la sua origine di bistrot la cantina della Vetra conserva un’ottima selezione di formaggi. Buoni anche i dolci, anche se 7 euro ci sono sembrati un po’ troppi: salame di cioccolato, semifreddo di panna e pinoli, millefoglie di panettone con mascarpone.
Questo era ovviamente il menu invernale, le proposte estive sono più leggere e il menu cambia di frequente.
Molto riuscito anche il brunch del sabato (due turni 12.30 – 14). Il ristorante è spesso affollato ma la cucina chiude tardi (alle 15 a pranzo 23.30 la sera) garantendo orari da sud Italia. Meglio prenotare!
Quindi per riassumere la Cantina della Vetra: un ristorante dall’atmosfera piacevole al centro di Milano, piatti ben realizzati e prezzi competitivi. Una delle nostre scelte preferite quando siamo a Milano. Sarà che questo ristorante unisce la Milano del Duomo (a pochi minuti di distanza) con la Milano dove sono più visibili le tracce del passato Romano (le Colonne), ma io trovo la Cantina della Vetra un locale incantevole… Bravi!!
La Cantina della Vetra
SERVIZIO: gentile (il proprietario è fantastico!)
PARCHEGGIO: difficile (piazza Vetra è quasi completamente riservata ai residenti)
PREZZO: 35/40 euro
GIORNO DI CHIUSURA: la sera sempre aperti, chiusi a pranzo dal lunedì al venerdì (ma a Dicembre erano aperti anche a pranzo, chiamate per informarvi)
TELEFONO: 0289403843
INDIRIZZO: Via Pio IV, 3 ang. Piazza Vetra Milano
SITO: http://www.cantinadellavetra.it
POSITIVO: l’arredamento, la cucina, il proprietario, il servizio, il prezzo
NEGATIVO: forse un poco cari i dolci
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