Bianca. Un posto che si fa notare, anche a Milano.
Il locale è davvero bello, sofisticato, con lumi a sfera di diversa intensità che pendono dal soffitto creando una luminosità diffusa, mai troppo forte, i tavoli ben distanziati con apparecchiatura essenziale, arredi di design e fiori freschi sempre. E’ accogliente in una sera di pioggia (come la mia) così come è attraente a pranzo, pieno di luce. Dulcis in fundo: un delizioso giardino d’ inverno dove avrete l’illusione di mangiare fuori, seppure a Milano, dove è una rarità assoluta.
Il personale è gentile e sollecito (avevamo con noi una deliziosa bimba di 4 mesi e hanno trovato come sistemarci con carrozzina senza che arrivasse troppa aria dalla porta) e, cosa sempre piacevole – vi porterà un antipastino di benvenuto – nel nostro caso un pinzimonio – accompagnato da un calice di prosecco freddissimo ed un meraviglioso cestino del pane (quello scuro è davvero superlativo) per sfogliare il Menu.
Da Bianca troverete un numero di piatti limitato, ma alla sola prima lettura capirete che si tratta di piatti “non-da-tutti-i-giorni” dove lo chef si esprime e rielabora classici della cucina tradizionale.
Rielabora appunto.
La parmigiana di melanzane diventa una – davvero deliziosa – frittella di melanzane con pomodorino concassè e mozzarella di bufala, accompagnato da una salsa alle melanzane e basilico. Davvero buono e diverso.
Tra gli antipasti troverete diverse opportunità di pesce tra cui un abbondante fritto di pesce e verdure (Fritto Bianca 15 Eur), tartare di brazino al lime (18 Eur), un club sandwinch di salmone marinato e prosciutto, fois gras con pan brioche e pesche caramellate e, per finire, l‘interessantissima battuta di fassona con i funghi fritti alla milanese ed aceto balsamico (16 Eur). E da questo primo assaggio già si può capire quanto la cucina di Bianca, che parte da basi solidissime quali quelle delle cucina milanese, la punti a qualcosa di oginale e ad un sofisticato mix di sapori.
Tra i primi classici come il risotto ai porcini e Casera d’Alpeggio (18 Eur), risotto allo zafferano con quaglie al vino (plauso per le quaglie al vino – di rara bontà, mentre il risotto non era perfetto), oppure spaghetti alla chitarra fatti a mano cacio e pepe con porro croccante(14 Eur), spaghetti ai ricci di mare (18 Eur), paccheri pomodoro e stracciatella (14 Eur) e per finire iravioli (la prossima volta vorri proprio assaggiarli) con burrata in guazzetto d’astice con patate e olive (18 Eur).
Tra i secondi consiglio vivamente il galletto disossato con il tortino di patate (20 Eur), mai assaggiato carne più tenera (considerando poi che si tratta di pollame è a dir poco notevole. Il talento dello chef è indubbiamente nelle carni), oppure frittelle di baccalà con basilico fritto (22 eur), la cotoletta alta di vitello alla milanese (20 Eur) e un singolare ossobuco di rana pescatrice.
Considerate che ci sono piatti del giorno che variano con la stagionalità e che il menu del pranzo può differire da quello della cena.
Tra i dolci un classicissimo tortino dal cuore caldo ben eseguito (Eur 10) – i nostri lettori sanno che sono troppi anni che è sulle tavole dei ristoranti per cui non riesco più ad entusiasmarmi molto, accanto a proposte diverse ed innovative come il cremoso al gianduja con i fichi caramellati ed il croccante alle mandorle (Eur 10), la tarte tatin di prugne con il gelato, il cilindro croccante di pasta fillo con ricotta e gelato al pistacchio (8 Eur) e al creme brulèe alla vaniglia con lamponi (Eur 10).
Nota sempre piacevole: la presentazione dei piatti molto curata, specialmente per i dolci, ed il personale ricorda sempre chi ha ordinato cosa.
L’offerta di Bianca si dimostra quindi di grande qualità e molto originale. Forse non tutti i piatti proposti riescono a mantenere uno standard sempre così elevato, ma Bianca val bene una messa ed è aperto da poco… per cui vedremo con il tempo.
Nota dolente? il rapporto qualità/prezzo. Si mangia bene in una cornice bellissima, ma il prezzo è elevato, pur considerando Milano ed i suoi prezzi.
Bianca
INDIRIZZO: Via Bartolomeo Panizza 10, Milano
TELEFONO: 0245409037
PRENOTAZIONE: necessaria, soprattutto se volete un tavolo nel giardino d’inverno
ORARI E CHIUSURA: Lun- Ven 12:00-15:00 / 18:00-02:00 – Sab 18:00/02:00, Domenica chiuso. Chiusura cucina ore 23:00
SERIVIZIO: estremamente gentilee professionale
COSTO: elevato (60 euro a persona per il pasto completo)
PARCHEGGIO: non facile
BAGNO: molto curato
SITO WEB: info@spaziobianca.it“> info@spaziobianca.it
POSITIVO: ambiente suggesivo e servizio molto curato, giardino d’inverno, i piatti di carne
NEGATIVO: prezzi abbastanza elevati
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