Non un è proprio ristorante per gourmet da Sireno e Andreina. La scritta luminosa Hosteria svela subito la vera anima del locale…
E’ vero, la carbonara non sarà quella al pepe nero di Sechuan proposta da Roscioli… Come dolce se siete fortunati vi presenteranno la crostata della Montebovi… Se non finite un piatto non vi faranno ordinare il successivo…. Eppure questo ristorante ha un fascino tale da spingere numerose persone a recensirlo con entusiasmo. E non credo proprio che il giudizio positivo sia dovuto alla sola abbondanza dei piatti. Si possono pure servire 150 grammi di carbonara ad un prezzo basso, ma se poi il risultato proposto è una pasta con frittatina (come ogni tanto scappa a Sireno!), difficilmente si trova qualcuno che la apprezzi. Ed è forse proprio questo il punto: qui si viene solo parzialmente per mangiare… Da Sireno ed Andreina ci si va per Sireno e Andreina. Ci si va per la sala arredata con gusto anni 50, con tutte quelle foto appese, ci si va per Andreina che ti accoglie come se fossi un ospite di lusso, ci si va per Sireno che ti racconta della sua giovinezza. Questi sono i motivi principali per cui Sireno ha un clientela fedele che lo frequenta da 30 anni.
Sarà che non ho più i nonni, ma da loro mi sono sentito a casa. La gentilezza, l’ospitalità e la genuinità dei proprietari non si discute e ti mette il cuore in pace.
L’altro giorno eravamo in pochi tavoli, Andreina ha dovuto urlare 4 volte la nostra ordinazione prima di farsi capire da Sireno. A fine pranzo entra in scena lo Chef. Ho visto la fotografia accanto al mio tavolo e mi sono fatto due conti. Sireno spuntava da un carrarmato italiano – se si possono chiamare così i nostri carri, più giustamente soprannominati scatole di sardine – Anno Domini 1937. Guardo Sireno e mi faccio due conti: lo Chef deve avere una novantina di anni. L’apparecchio acustico montato sulle sue grandi orecchie mi spiega l’insistenza di Andreina nel passare l’ordinazione. Sireno è piccolino, un omino piccolo ma con grandi energie. Dopo la guerra, nonostante la prigionia in Germania, rimane fedele all’idea che ha guidato la sua giovinezza. Le foto di Mussolini sono li a testimoniarlo. Ora con Andreina condivide la passione per il suo ristorante, a sentire gli avventori di lunga data, sempre lo stesso da anni.
La cucina è romana, ma non è questo importante. Non vi snocciolerò come al solito i piatti. Non sono loro i protagonisti del locale.
Avete presente come si mangia da una nonna? I gusti sono quelli di una volta, non particolarmente elaborati ma in qualche modo efficaci.
Solo tre cose per rendere sensata la mia recensione:
1) E’ un ristorante più invernale che estivo (noi abbiamo mangiato una zuppa di cavoli a Luglio);
2) Costa poco;
3) Prendete in considerazione un piatto unico (i primi sono veramente abbondanti).
Hosteria da Sireno
SERVIZIO: mitici Sireno e Andreina!
PARCHEGGIO:: non troppo complicato
PREZZO: 20 euro
GIORNO DI CHIUSURA: giovedì
INDIRIZZO: Viale del Vignola, 77, 00196 Roma
TELEFONO: 06.3234865
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