Lo Sgobbone è una di quelle trattorie storiche romane nate nel dopoguerra di cui è rimasto intatto lo spirito fondatore: cucina solida, arredi in legno, servizio casareccio.
Da venti anni è gestita dalla famiglia Di Placidi: Filippo (Pippo) in sala assieme ai figli, ha sempre una battuta pronta per tutti, la moglie Emilia in cucina sa il fatto suo. E tutto fila per il verso giusto.
Difficilmente infatti si può avere da ridire sullo Sgobbone, i prezzi sono quelli della trattoria (10 euro i primi, 13 per i secondi), le pietanze proposte hanno i sapori rassicuranti della buona cucina casareccia con qualche elemento particolarmente riuscito. Si può cominciare con degli antipasti a buffet: pomodori al riso, zucchine ripiene, peperoni, alici sott’olio. Ma è con i primi piatti che lo Sgobbone inizia a conquistare: ottime le tagliatelle ai carciofi (11) e iltrittico pasta e ceci (8), pasta e fagioli (8), pasta e patate (8). Poi ancora le tagliatelle alla sgobbona (10 Prosciutto, pomodoro e formaggio), la pasta con le vongole veraci, la carbonara (10) e, piatto non semplice da trovare a Roma, la tagliatella con il tartufo nero (20).
Tra i secondi riscuotono molto successo il maialino con le patate, lo spezzatino e le polpette al pomodoroaccompagnate dal buon purè, mentre la scamorza con il prosciutto rivela l’origine abruzzese della famiglia Di Placidi. La trattoria propone anche qualche buon piatto di pesce come il baccalà con polenta, l’Orata, il dentice, il pesce spada e il salmone. Il sabato c’è anche la trippa.
Un menu che ha il merito di uscire un poco dagli schemi classici della trattoria romana, offrendo piatti non molto comuni per Roma, come l’osso Buco, il capriolo e gli asparagi.
Tra i dolci degna di nota la crostata alle visciole (5), poi il cream caramel (5), la zuppa inglese (7) e il tiramisù (5).
Attenzione all’ordinazione: i piatti sono veramente abbondanti, in particolare i secondi.
Lo Sgobbone si trova ai margini di un quartiere in costante evoluzione. Da quartiere popolare sorto negli anni trenta, il Flaminio, grazie alle recenti costruzioni del Maxi e dell’Auditorium, è ormai un punto di riferimento artistico e musicale della città. Lo Sgobbone è un ottimo ristorante che mi sento di consigliarvi in seguito alla visita a questa nuova e vibrante parte di Roma. Dopo una scorpacciata di arte e musica, ritornare con lo spirito e il gusto in una trattoria anni ’50, non può che essere la scelta giusta. In modo tale di apprezzare a pieno le due anime di questa città che ha voglia di crescere mantenendo però i piedi sempre ben ancorati nel passato.
D’estate si può godere dei tavolini all’aperto.
PS. Dopo anni di onorata e giustificata presenza nella guida Slow Food, nel 2012 Lo Sgobbone ha fatto largo a nuove scelte culinarie della guida delle Osterie D’Italia.
Hostaria Lo Sgobbone
SERVIZIO: sempre una battuta per tutti, mai scontroso
PARCHEGGIO: su lungotevere a pochi passi dal ristorante
PREZZO: 30 euro
GIORNO DI CHIUSURA: domenica
INDIRIZZO: Via dei Podesti 10 Roma
TELEFONO: 06.3232944
POSITIVO: buona la cucina, alcuni piatti non sono comuni per Roma, servizio gentile, tutta l’atmosfera della Roma di una volta
NEGATIVO: prezzi nella media, non tutti i dolci sono fatti in casa
DA NON PERDERE: le tagliatelle ai carciofi, tagliatelle al tartufo
{google_map}41.928767,12.461919{/google_map}