Trattoria Monti (Rione Monti) VOTO 7,5/10

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Finalmente è arrivato il momento di andare a trovare Daniele ed Enrico Camerucci alla Trattoria Monti. E’ stato da poco il mio compleanno…quanti anni chiedete? Ma non ve lo dirò mai miei cari lettori! e con Nico abbiamo deciso di andare alla Trattoria Monti, di cui io avevo solo sentito narrare le meraviglie…

Il ristorante si trova alle spalle di piazza Vittorio, nel quartiere che a Roma appunto viene chiamato ” Monti” e lo troverete facilmente dall’insegna luminosa. L’ambiente è piccolo e raccolto, non vuole troppo smentire il suo titolo, ossia trattoria, ma con grande classe: arredamenti in legno, tovagliato di un giallo chiaro e garbato, piatti e bicchieri decisamente curati, e una grande grandissima attenzione al cliente. Dal 1970 la gestione è completamente familiare… in cucina troviamo mamma Franca, vera e propria materia fondante la trattoria Monti, ed suoi figli sommelier, Daniele ed Enrico, che gestiscono la sala. Che siano sommelier non v’è lacun dubbio, basti vedere la carta dei vini, decisamente più consistente del menù e in cui brillano vini delle loro terre come il Rosso Conero.

 

 

La matrice eno-gastronomica della famiglia Camerucci è, dichiaratamente e senza ombra di dubbio, marchigiana, e potrete vedere come parlano volentieri delle loro origini (vicino Iesi) e dei prodotti, ricercatissimi, che si fanno portare dalla loro terra. Le Marche sono tra le regioni più ricche e varie d’Italia, ricordo infatti che anni fa un loro slogan era “Tutta l’Italia in una regione” a significare che c’era davvero tutto: mare (bellissimo soprattutto vicino Numana e Sirolo), colline e montagne (per chi non è mai andato il Conero merita davvero una visita). E la varietà del paesaggio ha portato ad una cucina ricca e composita di sapientissimi piatti di pesce che si accostano naturalmente ad un fortissimo background di piatti di terra e di carne. Tutto questo sarà per voi Trattoria Monti a Roma: tutti i sapori di una regione in un unico delizioso pasto.

 

 

Noi abbiamo cominciato dagli antipasti, in cui potrete trovare tortini a base di verdure e formaggi per tutti i gusti, insieme ad il fritto marchigiano (che comprende davvero moltissime cose tra cui la celeberrima crema fritta) e abbiamo scelto un tortino di patate in foglia di verza con mousse di radicchio e provola. Piatto davvero ben presentato (da notare che nell’impiattamento il tortino sembra una miniatura di cavolo verza) e con un accostamento cromatico invidiabile.

 

Ed i Primi! Qui a faccenda si complica… la scelta è abbastanza ampia e particolareggiata, ma Nico ed io eravamo andati anche per ri-assaggiare il famoso Tortello con l’uovo fondente (da noi impropriamente chiamato Raviolone) per verificare anche quanto il nostro discotasse dal mitico originale. Beh, questo secondo assaggio ci ha fornito qui dettagli, perduti tra il ricordo di Nicolò, che ci permetteranno a breve di apportare le ultimissime modifiche alla ricetta che vi abbiamo proposto in ” Rifatte per voi!”(cliccate qui per vedere la ricetta)… questioni di dettalgi, di bilaciamento nel ripieno di verdure e di geometria del raviolo… ma la sostanza c’è già. In ogni caso abbiamo imparato che la maniera più naturale per sevire il raviolo, e anche la più raccomandata dalla famiglia Camerucci, è burro salvia e parmigiano: condito delicatamente in bianco infatti il raviolo permette di gustare tutto il dinamismo delle sue sfumature di sapore. Ciò non toglie che, per chi lo ama, c’è sempre la versione pomodoro fresco e pamigiano o al burro con tartufo… de gustibus…

 

 

Oltre a quello che troverete nel menù ci sono anche i piatti del giorno che Daniele e Enrico vi racconteranno mettendovi ancora più in crisi su cosa ordinare. Noi ci siamo fatti tentare da un altro raviolo con dentro un ripieno a base di cernia ed erbette condito con il pomodoro, buoni e ben conditi, ma il mio cuore è rimasto nel tortello con il tuorlo fondente.

 

 

Questa volta con il cibo abbiamo esagerato e abbiamo preso anche un secondo  a base di carne: un involtino di manzo ripieno di verdure pinoli e uvette immerso in una salsa fantastica. Davvero buono. Ma c’era anche il maialino al forno e altre prelibatezze.

 

 

Dulcis in fundo: qui la diatriba è stata dura… avevo scelto un dessert a base di pere caramellate che ahimè era terminato, quindi  mi resterà la curiosità almeno finchè non torno, poi abbiamo vagliato uno dei loro must, un tortino di mele servito con una crema di zabaione, che potrebbe sembrare banale, ma ne parlavano tutti con grande enfasi, e una novità ossia un budino di ricotta di pecora con la tipica salsa di mosto cotto delle marche, per scegliere infine unsemifreddo all’amaretto con crema al cioccolato. Buono ma non straordinario.

 

 

Un posto davvero accattivante la Trattoria Monti, dove ogni boccone è davvero un esperienza gastronomica di livello e dove vi sentirete coccolati, un po’ come a casa….

 

Trattoria Monti

SERVIZIO: curato ed estremamente cordiale

PARCHEGGIO: complicato

PREZZO: dai 35 ai 50 vini esclusi

TELEFONO: 06 446 6573 (prenotare è obbligatorio: e FATELO in anticipo!)

CHIUSURA: Domenica sera e Lunedì

INDIRIZZO: Via di San Vito, 13, 00185 ROMA

POSITIVO: atmosfera elegante, servizio attento, piatti mai banali, lista di vini notevole

NEGATIVO: occorre prenotare, prezzi non leggerissimi

PIATTO DA NON PERDERE: tortello uovo fondente

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