Davvero una bella scoperta questa Osteria 22quattro che dell’osteria ha solo il nome, i prezzi contenuti e la passione per il buon vino. 22quattro, nome piuttosto bizzarro che prende inspirazione dalla data di nascita dei due figli dello chef, è invece un piccolo locale che punta tutto sulla fantasia e competenza della cucina. Dove tutto è curato grazie anche ai pochissimi coperti a disposizione. Dove anche il pane viene fatto in casa.
D’altronde un percorso tutto ristoranti stellati come quello fatto da Andrea Caloprisco non può non influenzare la cucina della sua creazione. Anche se spesso vengono proposti piatti classici, dove il tocco fantasioso e tecnico dello chef si intuisce, ma non ha la stessa voglia di stupire che hanno i piatti dei ristoranti premiati con la stella. E si intuisce che forse quello dello chef è stato un percorso dove, dopo gli ambienti stellati, ci si è indirizzati nuovamente verso i sapori veri, rinunciando alla vita infernale che ti regalano le stelle, per tornare verso un ambiente a misura di pochi clienti. Nasce, credo, con queste intenzioni 22quattro, ristorante dove si alternano classici della cucina romana e rivisitazioni fantasiose.
Raramente ero stato in un ristorante così piccolo: nove tavoli da due persone (ergo 18 coperti, se non sbaglio), una cameriera (per due non ci sarebbe stato posto), gentile e competente, qualche quadro elegante alle pareti e una bellissima porta a vetri. Tutto molto raccolto.
Il menu che cambia a seconda delle stagioni si concentra su pochi piatti a cui si affiancano quelli del giorno. Il martedì si cucina pesce.
Noi siamo partiti con il cestino di baccalà e patate con cestino di parmigiano Reggiano (9 euro), i fiori di zucca ripieni al forno servito con bruschette al pomodoro (8), e con il piatto che forse ci è piaciuto di più, sia per tecnica che per sapore, l’uovo in camicia impanato su crema di patate e tartufo nero (12). Ma ancora la bruschetta di alici marinate e mozzarella di bufala (6), la parmigiana di melanzane (9). Pane (compreso quello delle bruschette e focacce molto buoni fatti in casa quotidianamente.
Come primo piatto ci siamo avventurati su una delle specialità, assieme al raviolo dell’osteria (12), il tonnarello cacio e pepe con gamberi rossi marinati al lime (10), Tonnarelli crema di spinaci e guanciale, tonnarelli con fiori di zucca. Pareri discordanti: Angelica, che lo aveva già assaggiato giorni prima, entusiasta. Io meno. Lo stesso esperimento del classico rivisitato è stato replicato dallo chef con i tonnarelli alla gricia di carciofi (9). Poi ancora: pappardelle all’uovo con crema di zucca e salsicce (10) e i tonnarelli all’uovo con petto d’oca, rucola e grana (10). Ma ci sono anche i classici come la Carbonara (9), e la cacio e pepe (8). I tonnarelli sono fatti in casa.
Tra i secondi piatti il filetto di manzo al tartufo nero avvolto nel lardo di patanegra con patate al forno e cicoria ripassata(18 euro, non mi riesco a ricordare perché non l’ho ordinato sembra fantastico!). Bella anche la variazione di baccalà (16 euro), un trittico composto da baccalà fritto e panzanella, crema di ceci e baccalà, e una schiacciata di patate con baccalà e parmigiano gratinato. Saltimbocca alla romana (12), capesante panate (16), filetto di tonno rosso (16), petto d’anatra con composta di cipolla (16).
Tra i dolci l’immancabile crostata (che è valsa una menzione speciale sul gambero Rosso) e la selezione dei dolci della casa, immancabile e da dividere in due (9 euro).
Decisamente un locale da provare 22quattro, un ristorante curato, guidato con passione e capacità dove la qualità prezzo, se si considera la competenza dello chef e le materie prime impiegate, fa davvero sorridere i clienti.
22Quattro
SERVIZIO: gentile
PARCHEGGIO: non facile da queste parti;
INDIRIZZO: Via Vetulonia 52D Roma
TELEFONO:3209625929
BAGNO: pulito
GIORNO DI CHIUSURA: mai (aperto a pranzo e cena… ma lo chef Andrea Caloprisco non si riposa mai?!)
POSITIVO: ambiente a misura d’uomo e curato, ottime materie prime, chef capace, recupero dei classici romani a volte rivisitati, menu vario, pane e pasta fatti in casa, prezzi ottimi
NEGATIVO: sala un po’ troppo buia (va bene per i romanticoni…), cacio e pepe troppo poco legata (parere mio)
PIATTO DA NON PERDERE: uovo in camicia impanato su crema di patate e tartufo nero
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