Quando penso ai poveri turisti che entrano nei bei ristoranti con tanto di cartello “menù turistico”, circondato da foto di un bello spaghetto alla bolognese, mi vengono i brividi.
E Il Grano si trova proprio qui, proprio nel cuore di Roma, tra il Pantheon e il consueto giro nelle chiese che regalano i capolavori di Caravaggio.
Non sarei onesto se non lo riconoscessi: delle sei persone uscite dal pranzo al ristorante Il Grano, sono stato il più entusiasta di tutti (ma devo dire che secondo me gli altri commensali non ci capiscono molto…)
Mi è sembrato infatti un locale con tutte le carte in regola: cucina creativa intervallata da piatti della tradizione ottimamente realizzati, una sala interna arredata elegantemente, un dehor che permette di godere una magnifica piazzetta del centro storico, un conto che ti fa uscire con il sorriso. Forse l’unico appunto che mi sento di muovere riguarda un servizio che nel nostro caso non mi è sembrato all’altezza di tutto il resto; poco sorridente del tipo che sembra che te stanno a fa un piacere… (come si dice a Roma). Ma il servizio in un ristorante è una questione terribilmente aleatoria: può sempre capitarti il cameriere sbagliato nella giornata sbagliata e visto i buoni commenti raccolti in rete, ci ripromettiamo di tornare per verificare nuovamente.
Per il resto, come anticipato, gli aspetti positivi la fanno da padrone. A partire da un menu che propone piatti ben realizzati, su tutti l’ottima parmigiana di melanzane, le originali polpette di brasato con salsa di zucchine (che presto speriamo di poter realizzare a casa…), e una carbonara come difficilmente se ne trovano a Roma.
Ma ancora: burrata con alici, il risotto cacio e pepe, pasta e ceci con le vongole, risotto alla carbonara, tartare di manzo, la spigola servita con spuma di patate, spaghetti con guanciale cime di rapa e pecorino. Anche i dolci non tradiscono con il tiramisù con salsa alla nocciola, le zeppole alla vaniglia o il tortino caldo di pere e cioccolato.
I piatti sono presentati con grande eleganza e lo Chef, come si usa ultimamente, si diverte a stravolgere alcuni classici della cucina italiana. C’erto, alcuni piatti ci hanno convinto di meno, come i raviolini di pecorino con pomodorini e polpo, o gli spaghetti alla farina di Kamut, ma conoscete un ristorante dove vi piacciono tutti i piatti del menù?!
Il Grano ha una storia recente, due ragazzi del sud, Danilo e Saverio hanno dato vita a questo ristorante nel 2007, scegliendo come nome il grano, protagonista di ogni ristorante mediterraneo che si rispetti e punto di partenza di un pranzo che vede subito arrivare del buon pane fatto in casa: alle olive, alle noci, al sesamo, all’uvetta. E per una città dove il pane buono è merce rara, mi sembra già un bel biglietto da visita.
Bel biglietto da visita anche l’ambiente: la sala interna è arredata in maniera moderna con tavoli ben separati, ma poter vivere piazza Rondanini in primavera è il valore aggiunto di questo ristorante. E poter mangiare in pieno centro storico (a due passi dal Pantheon), all’aperto, in un ristorante che utilizza ottime materie prime e uno chef capace, per poi uscire spendendo un prezzo che ricorda molto le trattorie mangia turisti, beh, che vi devo dire, non è roba da poco!
Per me è consigliatissimo!
Ristorante Il Grano
SERVIZIO: non ci è andata benissimo
PARCHEGGIO: all’interno della ztl di Roma, non facilissimo;
PREZZO: 35/40 euro
GIORNO DI CHIUSURA: mai
INDIRIZZO: Piazza Rondanini 53 – Roma
TELEFONO: 0668192096
POSITIVO: ambiente piacevole, cucina creativa su solide basi, prezzi onesti, possibilità di mangiare all’aperto nel cuore di Roma
NEGATIVO: non una grande giornata per il cameriere che ci ha servito
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