Gelateria Neve di Latte (Flaminio) VOTO: 9/10

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Da un paio di anni colui che si autodefiniva l’Heinz Beck del gelato romano, ovvero Ermanno di Pomponio non è più l’artefice del gelato di Neve di latte, una delle migliori gelaterie di Roma. Di seguito trovate la recensione della vecchia gestione, utile per capire il personaggio Pomponio, colui che ha portato la gelateria Neve di Latte dritta nell’Olimpo delle migliori gelaterie di Roma.

Tuttavia con stupore avevamo notato che il livello della gelateria era rimasto altissimo e che si affacciavano nuovi interessanti  sapori. Oggi abbiamo avuto il piacere di incontrare l’artefice di questo gelato che ai gusti storici di Neve di Latte ha aggiunto alcune sue creazioni riuscitissime come la liquerizia, il miele di castagno e sesamo, il cioccolato fondente e il fantastico zabaione. Simone Romano è un grandissimo appassionato di gelato e per capirlo basta un cucchiaino delle sue creazioni e due minuti di conversazione. Ha un pedigree di tutto rispetto con esperienze a Roma dove aveva una gelateria di sua proprietà a Monteverde, e in America dove ha aperto tre gelaterie di successo. Per stare vicino alla famiglia ha venduto tutto quello che era riuscito a creare in America ed è diventato uno dei soci di Neve di Latte… La sua nuova avventura.

 

 

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Alcuni gusti ricordano molto la precedente gestione perché i super ingredienti sono rimasti gli stessi (uova di Parisi, latte selezionatissimo, nocciole di Viterbo e così via). Mentre le ricette sono tutte sue.

Come la precedente gestione i gusti alla frutta in inverno non sono moltissimi perché i sorbetti si fanno rigorosamente con le materie prime di stagione. Noi abbiamo assaggiato un sorbetto ai frutti di bosco meraviglioso. Buonissimi anche il pistacchio, lo zabaione e la crema.

Quello che forse mi ha colpito di più nella nuova gestione sono l’attenzione per il pubblico e la disponibilità di Simone Romano. Mentre il buon Ermanno di Pomponio stava rinchiuso nel suo laboratorio e non si affacciava mai, Simone e il suo staff lavorano a “porte aperte”. Grazie perché Neve di Latte è sempre più una delle migliori gelaterie di Roma!

Dato il successo registrato, Neve di Latte ha aperto una nuova sede a Piazza Cavour, Via federico Cesi 1.

 

Neve di Latte

SERVIZIO: gentile

PARCHEGGIO: parcheggiate al villaggio olimpico e fatevi una passeggiata

PREZZO: 2,5 la coppetta più piccola; 25 euro al chilo a portar via

GIORNO DI CHIUSURA: martedì; ORARIO 10-22 continuato (d’estate fino alle 23.30!)

INDIRIZZO: Via Luigi Poletti 6 (Maxi) e Via Federico Cesi 1 (Prati-Cavour)

TELEFONO: 063227125

POSITIVO: un gelato straordinario fatto da un personaggio straordinario, negozio molto bello con posti a sedere, è vicino a casa mia

NEGATIVO: non tantissimi gusti, pochi i gusti alla frutta

GUSTO DA NON PERDERE: pistacchio, nocciola, crema, zabaione

 

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Ermanno Di Pomponio.
Mi sono imbattuto in questo nome per la prima volta qualche mese fa.
Stavo discutendo con un’amica sui luoghi gourmet di Roma quando il discorso ci porta a parlare di un gelataio sulla Balduina che si autodefiniva l’Heinz Beck del gelato romano. Questo personaggio apriva la gelateria fondamentalmente quando gli pareva (la mia amica l’aveva trovato aperto alle due di notte), non permetteva che il suo gelato venisse deteriorato dalla presenza di coni o panna e pesava ogni gusto separatamente perché gli ingredienti avevano prezzi diversi. Ermanno Di Pomponio, questo intransigente del gelato – mi diceva la mia amica – non aveva il giusto riconoscimento, la gente non frequentava la sua gelateria quanto avrebbe meritato; forse la colpa era del quartiere, oppure del prezzo elevato, ma il successo tardava ad arrivare.
Dopo qualche mese di tentennamento abbiamo deciso di andare, una missione punitiva composta da quattro amici appassionati di gelato, curiosi di capire se Ermanno Di Pomponio fosse questo genio del gelato di cui avevamo sentito decantare le lodi. Cerco il numero di telefono e scopro che questo strambo tempio del gelato aveva chiuso i battenti. Non mi scompongo più di tanto, ma non mollo e cercando su internet scopro che “Il mio gelato naturale” si è trasferito in una deliziosa gelateria nel mio quartiere in cui mi ero imbattuto qualche settimana prima.

Veramente deliziosa la nuova sede: ovvero la Gelateria “Neve di Latte” che arredata come una vecchia fabbrica anni venti, fa un po’ Willy Wonka un po’ fashion. E’ proprio di fronte al bellissimo Maxxi e offre un bel tavolone per sedersi, rarità tra le gelaterie romane che obbligano il fugace consumo appiedato.

 

 

 

 

Nelle mensole alle pareti fanno bella mostra i prodotti di qualità che rendono possibile le creazioni di questo strano scienziato del freddo: le uova di Parisi (con cui vengono preparate le migliori carbonare di Roma), il cioccolato Amedei, il Passito di Pantelleria, l’aceto balsamico Malpighi, L’Armagnac Darticalongue, il caffè Sidamo, e chi più ne ha più ne metta.

 

 

 

 

Potete stare certi che ogni gusto è preparato utilizzando i migliori ingredienti possibili, perché lo scopo di Ermanno è realizzare il MIGLIOR GELATO AL MONDO.

A questo punto, se non l’avete mai mangiato, dovreste chiedervi se il gelato è veramente così buono. Lo scopo che prefissato Ermanno è stato infine raggiunto?

Devo dire che alcuni gusti sono sicuramente i migliori mai provati:la crema, il cioccolato e la nocciola sono strepitosi. Una cremosità mai provata e un gusto deciso. Io ho trovato stupendo anche il pistacchio, il gusto era forse meno marcato ma il colore e la consistenza erano veramente unici.

 

 

 

 

Altri gusti proposti sono la crema nocciola e cacao, la stracciatella, e la banana. I gusti alla frutta non erano molti (forse nel pomeriggio sarebbe arrivata anche la fragola), un po’ perché il periodo dell’anno non permette una grande scelta e il gelato utilizza solamente ingredienti di stagione, un po’ perché mi sono fatto l’idea che questo maestro del gelato sia particolarmente efficace con le creme più che con la frutta. Ma il mio è un giudizio assolutamente superficiale e quindi pronto a essere smentito dai fatti.

Per il resto bisogna dire che la nuova sede ha ceduto alcuni aspetti al consumo: sono stati ammessi i coni, è possibile aggiungere la panna e i prezzi sono accessibili anche al grande pubblico: 2,50 la coppetta/cono più piccola che arriva al massimo di 5 euro. Rimangono, a ricordo del vecchio talebano che è dentro Ermanno, i gusti d’elite (come il pinolo e la cioccolata Amedei) che meritano un trattamento vecchia maniera: devono essere pesati a parte, non possono essere mischiati ai gusti comuni e non possono essere mangiati con il cono. Ho provato a chiedere una spiegazione ma non sono stato convinto pienamente visto che costano come gli altri, 25 euro al chilo.

Ma in realtà ci fa piacere che il mitico Heinz Beck del gelato romano abbia mantenuto almeno una parte delle sue stranezze, continuando ad alimentare le meravigliose leggende che ruotano intorno al suo nome.

Daje Ermanno che sei un grande!

 

PS Non ho avuto il coraggio di fotografare il nostro eroe, ma ho fatto una consueta fotografia di una fotografia che lo ritrae giovane e vincente!

 

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