La Pratolina si differenza notevolmente dalle altre pizzerie cult di Roma: da Baffetto, alla Montecarlo o all’Obitorio il servizio ha la sola funzione di liberare il prima possibile il tavolo per far largo ai nuovi euro in arrivo, risultando spesso scorbutico; in questi capisaldi della pizza nella capitale la qualità delle materie prime non assume mai un’importanza fondamentale, ormai il successo è raggiunto e si naviga con il pilota automatico, registrando sempre il tutto esaurito.
Come già detto la Pratolina è una pizzeria diversa, in comune con le altre qui citate ha solo il successo, ottenuto però attraverso l’utilizzo di ingredienti di qualità, con una lievitazione di 48 ore e con un personale sorridente e disponibile.
Ed sempre bello vedere la passione per il proprio lavoro e la ricerca della qualità ottenere il meritato riscontro di pubblico. Ti sembra che il mondo giri finalmente per il verso giusto.
Appena arrivati, se sarete stati bravi con la prenotazione quasi sempre necessaria, vengono offerti due flute di prosecco a mettere la prima pietra di una gentilezza che vi accompagnerà per tutta la serata. Appena aperto il menu ci si rende conto di non essere in una vera pizzeria. Alla Pratolina viene proposta una versione diversa della pizza. Più lunga, lievitata 48 ore e con un impasto formato da un mix di farine, soia e un goccio d’olio, dovrebbe richiamare alla mente l’antenata della pizza (focaccia) che veniva offerta in dono agli dei. Con questa lievitazione e con gli ingredienti utilizzati la digeribilità è assicurata e il gusto non ne perde. Anzi!
Inoltre le pinze vengono farcite con ingredienti ricercati in tutta italia, neanche fossimo in una pizzeria Slow Food: fior di latte a bocconcino, olio DOP della Sabina, Prosciutto Boscaiolo tagliato a mano, mentre la frutta e la verdura arrivano direttamente dal mercato rionale di Prati. E visto che non esiste nessun accoppiata migliore che pizza e birra, alla Pratolina troverete un buona selezione di birre, con tanto di Menabrea.
Oltre ai 37 tipi diversi di pinza (margherita, speck, salsiccia, salsa tartufata, bresaola, stracchino, patate, salmone, gamberetti, polpa di granchio ecc. ecc.) sono veramente ottimi gli sfizi (7 euro minimo per due persone) di terra (crocchette di ricotta e spinaci, provola affumicata e tortino di melanzana), campagnolo (crocchetta con olive e prosciutto, con champignons e quella con i fiori di zucca e speck) o Pratolina (pastellato di zucchine, carciofini, broccoli e menta). Poi le bruschette e gli ottimi fiori di zucca fritti (2,5) o il baccalà fritto (5).
Ottimi anche i dolci, in particolare il tiramisù con la variante all’arancio e la mouse al cioccolato (anche bianco).
Inoltre per la gioia degli amanti della notti romane, la Pratolina rimane aperta tutti i giorni fino all’una di notte, garantendo un posto anche a seconda serata inoltrata.
Gli unici appunti che ci troviamo di sollevare riguardano l’acustica della sala, assolutamente da migliorare, e la grande difficoltà di venire a mangiare alla pratolina, specialmente nel fine settimana, senza aver prenotato (ma questo direi che è una medaglia alla qualità di questa pizzeria più che un difetto).
Per il resto promossa a pieni voti. I prezzi mi sembrano corretti anche in relazione alle materie prime utilizzate e al servizio sempre sorridente e mai frettoloso.
Davvero da provare.
La Pratolina
SERVIZIO: molto cortese
PARCHEGGIO: a Prati, specialmente nel we, è sempre un bel problema
PREZZO: 20 euro
GIORNO DI CHIUSURA:
INDIRIZZO: Via degli Scipioni 248
TELEFONO: 06.36004409 (mi raccomando, prenotate!)
SITO: http://www.pizzerialapratolina.it/
COPERTO: no
POSITIVO: ottimo l’impasto leggero della pinza, ingredienti di qualità, servizio cortese
NEGATIVO: bisogna quasi sempre prenotare, la sala rimbomba
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