Devo dire che sono andato a cenare alla Taberna Persiana con una certa curiosità. Non sapevo proprio che aspettarmi… Qualcosa simile all’Indiano? Qualcosa di simile alla cucina Mediorientale?
Partiamo quindi da un presupposto, la cucina iraniana (o persiana se siete nostalgici dell’affascinante vecchio nome), si basa principalmente su riso di qualità basmati cotto al vapore (Celò e Polò) e cucinato con ingredienti che il più delle volte rendono il piatto agrodolce (bacche, zafferano, mandorle, pistacchi, uvetta ecc.). Il riso viene accompagnato da un piatto umido, spesso il pollo o manzo. La cucina iraniana non mi è parsa particolarmente speziata come quella Indiana. Sono sempre gli ingredienti principali che emergono rispetto alle spezie. Il tea e in generale le bevande fanno parte integrante della tradizione e accompagnano il pranzo ricoprendo grande importanza (come il nostro vino d’altronde, se mi permettete il paragone azzardato).
Finito questo breve excursus sulla cucina iraniana, ed esaurite tutte le mie conoscenze sulla materia, vi introduco questo piccolo buchetto persiano situato sulla via Ostense, non lontano da Piramide. Come avrete forse intuito dalla parola “buchetto”, la taberna persiana è un ristorantino piccolino a conduzione prettamente familiare. I tre fratelli Mohsenipour, tutti musicistidi Teheran, sono molto cordiali e Mona in cucina fa il suo dovere. La sala è una sola, senza ingressi, aperta la porta si entra nel vivo dell’azione. L’arredamento sa un po’ di oriente ma senza esagerare. Si comincia con delle mazé, molto simili a quelle proposte nella cucina mediorientale e che potete quindi trovare in Turchia, Siria, Giordania, Israele, ecc. La Mirzaqasemi (3 euro, melanzane, uova, pomodoro, aglio), Homus (3 euro, ceci sesamo, mentuccia), Kashkbademjan (lo avrò scritto bene?! 3 euro, melanzane, menta formaggio), Kufteh (4 euro polpette di carne con riso e verdure).
Il menù – grazie a Dio – ti viene incontro con qualche gradita fotografia che facilita la scelta del piatto. E devo dire che è una delle poche volte che vedo un menu con le foto non particolarmente brutto. Gli antipasti sono necessari anche per dare tempo a Mona e la sua piccola cucina di preparare i main dishes. Infatti devo dire che mentre l’attesa per gli antipasti è stata contenuta per i piatti principali le cose sono andate un po’ per le lunghe.
In ogni modo, augurandovi di trascorrere la serata in buona compagnia, vi segnalo alcuni piatti principali: Zereshk Polò (13, riso, bacche di crespino, mandorle accompagnate da un pollo) ovvero il piatto che è piaciuto di più a tutti e che ci sentiamo di consigliarvi; Adas Polò (12, riso, zafferano, uvetta, lenticchie, datteri accompagnato da manzo) molto esotico; Bagali (13, riso, fagioli, zafferano, aneto accompagnato da manzo) e Morasà Polò (14, riso, pistacchio, mandorle, bacche di crespino, zafferano accompagnate da pollo). Questi piatti descritti potete anche sceglierli in versione vegetariana. Da bere oltre al tea persiano (1,5), il Duq (ma dovete essere un po’ avventurieri), ovvero un mix di acqua gassata, menta e yogurt (una bibita un po’ all’indiana se vogliamo trovare qualche raffronto in Asia), la vodka aromatizzatacon lo zafferano la cannella e il cardamomo, lo Sharbat Zafran (zafferano, acqua di rose, zucchero), il Golgavzaban (fiori di borragine) e altre diavolerie.
Necessario, se volete immergervi nella cucina iraniana, accompagnare la cena con una di queste diavolerie dolciastre.
Complessivamente siamo usciti dal ristoranti soddisfatti. Il conto non è stato salato, la cucina ci è piaciuta molto e devo dire che gli accostamenti non mi sono sembrati troppo spericolati. Quindi è una cucina che credo possa piacere facilmente. Discorso a parte per le bibite dove occorre un pochettino più di coraggio.
Buoni anche i dolci con la classica baqlava (3 euro), il budino di riso (3 euro) e l’ottimo gelato persiano (3).
Da provare.
Taberna Persiana
SERVIZIO: sorridente
PREZZO: 25
INDIRIZZO: Via Ostiense 36 H Roma
TELEFONO: 0681109052
GIORNO DI CHIUSURA: mai
POSITIVO: cucina con sapori nuovi ma non troppo arditi, ambiente raccolto, conduzione familiare, prezzi contenuti
NEGATIVO: tempi di preparazione lunghi, sala piccola e un po’ rumorosa
PIATTO DA NON PERDERE: Zereshk Polò
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