Quando mi è venuta voglia di provare un buon ristorante indiano a Roma ho subito pensato di chiedere un consiglio a due cari amici che in India ci sono stati spesso e che per anni hanno vagato per Roma alla disperata ricerca di qualcuno che potesse riproporre quei sapori lontani.
A differenza di qualche anno fa l’offerta di ristoranti indiani a Roma è aumentata e ora c’è solo l’imbarazzo della scelta. Naturalmente uno dei due segnalati dai miei espertoni è Jaipur, ristorante che ha acquisito ormai una certa notorietà tra gli amanti del cibo speziato di Roma. Dietro al successo di questo locale di trastevere c’é Kumar, il proprietario che per anni coinvolto in diverse attività alla fine ha deciso di aprire un ristorante dove realizzare l’autentica cucina del Rajasthan, regione da dove proviene. A coadiuvarlo nella difficile impresa c’è la moglie e i due fratelli della moglie. Il personale – sia in sala che in cucina – è tutto indiano e fa un certo effetto entrare nel ristorante: dopo il lungo corridoio si apre una sala che ricorda moltissimo l’India e i suoi locali con un arredo spoglio, colori forti e qualche immagine rievocativa sui muri. Nulla di particolarmente forzato e folcloristico. Ti guardi intorno e vedi tantissimi indiani e inglesi. Partiamo quindi bene: da che mondo è mondo si dice che un ristorante etnico è buono se ai suoi tavoli sono sedute le persone di quella setessa etnia.
Il menu è vastissimo e riporta una salvifica descrizione del piatti; per la scelta mi baso come al solito su qualche pericolosa intuizione riguardante metodologia di cottura e ingredienti, chiedo consiglio ai gentilissimi camerieri, e sopratutto mi faccio consigliare dall’ambasciatore del ristorante che pare abbia provato tutti i piatti numerose volte.
Viene portato un prosecco di benvenuto e si comincia con le ordinazioni prese per ogni tavolo direttamente da Kumar. Obbligatorio partire con i Samosa, involtini ripieni di verdure (1,5 euro) o carne (2 euro). La frittura, grazie alla panatura fatta con farina di ceci, risulta asciutta e croccante. Buono anche il subzi Pakora, un misto di verdure fritte con panatura di ceci (1,5) e per gli amanti delle cipolle le Onion Bafi, cipolle fritte con lo zenzero (1,5).
Quando si comincia a fare sul serio i main corses arrivano tutti assieme, riempiendo la tavola di tante scodelle argentate piene di ogni ben di dio da dividere con gli amici. I prezzi e le porzioni sono contenuti, permettendo di provare tante specialità indiane.
Da Jaipur vengono preparate le specialità Tandori, il forno di terracotta dove sono nate le migliori pietanze indiane: il Jaipuri special Murgh(9 euro), pollo piccante marinato con erbe e spezie servito con yogurt, ginger ed aglio; il Jaipuri Tandoori platter(12), un misto di abbacchio, pollo e pesce preparati alla tandori; il buonissimoMalai Tikka, pollo praparato con anacardi e spezie (9). IJinga Tiikka(11), gamberi Tandori con spezie. Queste solo per citarvi alcuni piatti preparati con questa tipologia di cottura. Tra i piatti al curry segnaliamo il buonMurgh Maccan(9), conosciuto anche con il più semplice nome di butter chicken (pollo al burro), ilwhite murgh, una specialità del ristorante, ovvero pollo allo yogurt con spezie; ilmurgh dal ke sath, pollo servito con lenticchie (8).
Indispensabili per accompagnare i piatti e relativi intingoli sono le varie focacce (Roti con farina integrale, Pudina Parantha alla menta e burro, Alo Paranta imbottita con patate) e riso (allo zafferano, con frutta secca, con funghi e spezie, con verdure e spezie).
Inoltre Jaipur propone un’ottima selezione di birre indiane come la Cobra e vini che non abbiamo avuto però il coraggio di assaggiare.
Nell’insieme quindi sicuramente un ottimo indirizzo se cercate gli autentici sapori indiani nella capitale. Il personale è attento e pronto a consigliarvi le pietanze che vengono incontro ai vostri gusti. I menu degustazione prevedono la possibilità di affrontare una panoramica delle migliori specialità indiane. Inoltre Jaipur rimane aperto fino a tarda notte.
Ristorante Jaipur
SERVIZIO: gentile
PARCHEGGIO: fuori dalla ztl di trastevere, non semplicissimo
PREZZO: 30 euro
INDIRIZZO: Via San Francesco a Ripa 56 Roma
TELEFONO: 065803992 – 3341038714
GIORNO DI CHIUSURA: aperto tutti i giorni tranne il lunedì a pranzo
BAGNO: pulito
SITO: http://www.ristorantejaipur.com/
POSITIVO: autentici sapori indiani, prezzo corretto, servizio cortese, tanti indiani e inglesi in sala, menu con molte opportunità di scelta
NEGATIVO: ambiente decisamente spoglio
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