Udite udite! Un ristorante cinese segnalato dal Gambero Rosso, foto di personaggi di famosi (e meno famosi) in compagnia della proprietaria, un menù di 30 pagine pieno di ricette introvabili in altri ristoranti cinesi. Il successo ottenuto da Sonia negli ultimi anni ha spinto la proprietaria a spostarsi in una sede più grande: prima si mangiava in uno stanzone con le pareti ricoperte di foto di Mao e per accaparrarsi uno dei 50 coperti a disposizione si faceva una bella fila; oggi, al nuovo ristorante, i coperti sono diventati 120 (sparsi in un dedalo di sale e salette), le foto di Mao sono sempre il pezzo forte dell’arredamento (Sonia dice che è lui l’artefice della Cina di oggi) e di fila, se possibile, c’è n’è anche di più di prima.
Da Sonia infatti si prenota solo se si è un tavolone grande, per le coppie non rimane che fare una bella fila, magari anche un’ora nel week end.
La domanda che, se non siete stati in questo ristorante, dovrebbe nascervi spontanea è la seguente: “Ne vale la pena o vi siete tutti impazziti?”
Questa domanda che mi avete (mi sono!?) giustamente fatto merita un’analisi accurata sul rapporto qualità/prezzo/coda/ambiente di Sonia. Partiamo quindi dalla cucina: come ho già scritto qui si possono gustare piatti insoliti. Troverete di tutto: dalle cosce di rana (fritte, alla piastra, in agrodolce) – assaggiate con coraggio da tutto il tavolo -, ai gamberi (in agrodolce, con il curry, al bambù, alle cipolline, al limone), all’anatra (croccante, in salsa cinese, in salsa di fagioli, piccante alla piastra, ma per la pechinese dovete essere minimo in due e ordinarla in anticipo), poi il pollo (in salsa piccante, con ananas, con i peperoncini, con i germogli di soia, il maiale (piccante, allo stile de chuan, ai peperoni, le spuntature) e il riso/zuppe in tutte le loro infinite variazioni che non vi segnalo per non annoiarvi/mi.
Per facilitare la scelta è stato fortunatamente segnalata una “selezione del bravo cuoco” con dei piatti davvero buoni e insoliti come gli gnocchi di riso piccanti, il pollo stile Si Chuan, il riso con cinque aromi e gamberi.
Mi sono particolarmente piaciuti: gnocchi piccanti, sping rolls, ravioli al vapore, anatra croccante, pollo con gamberi e anacardi (+ salsa speciale!).
La delusione più grande è stata un gamberone alla salsa piccante: purtroppo sapeva fastidiosamente di ammoniaca. Per carità, capita anche nei ristoranti italiani, ma non depone certamente bene sulla freschezza delle materie prime!
Nell’insieme, quindi, abbiamo mangiato sicuramente bene, la qualità, a mio avviso, è più alta rispetto ad altri ristoranti cinesi che si trovano a Roma (con la ovvia eccezione di Green T. che ha una qualità certamente superiore, clicca qui per la recensione) ma il prezzo è anche leggermente più alto (6/7 euro a pietanza).
Mi ricordo che al vecchio ristorante di Sonia era sempre pieno di cinesi (ovviamente un buon segno), mentre in questo nuovo mi è sembrato di vederne di meno, forse per la sempre maggiore difficoltà nell’accaparrasi un tavolo. La sala è arredata in stile cinese di basso livello, con calendari di gusto discutibile, alternati alle fotografie di Sonia e qualche articolo e recensione che tesse le lodi di questo ristorante e dei suoi piatti più riusciti.
Le sale sono affollate e rumorose, se riuscite, è certamente meglio accaparrarsi una delle salette nascoste lungo i corridoi.
Sonia e parenti lavorano (da buoni cinesi), tutti i giorni della settimana, a pranzo e a cena. Il ristorante rimane chiuso agosto permettendo ai proprietari di far visita alla Grande Cina.
Sonia Hang Zhou
SERVIZIO: gentile, spiegano i piatti
PARCHEGGIO: parcheggiano tutti sui marciapiedi, fatelo anche voi
PREZZO: 3O euro
GIORNO DI CHIUSURA: sempre aperto pranzo e cena. Chiuso tutto Agosto
INDIRIZZO: Via Principe Eugenio 82 – Roma
TELEFONO: 06-4872832
POSITIVO: menu molto vario e piatti particolari, buona qualità generale, uno dei ristoranti cinesi più apprezzati di Roma
NEGATIVO: il mio gamberone all’ammoniaca, fila nel weekend senza la possibilità di prenotare, prezzo un poco più alto dei normali cinesi, sala rumorosa
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