Avete presente ciò che si dice dei triestini? ossia che siano burberi e scontrosi e con poca voglia di chiaccherare? Beh qui all’Osteria Istriano sembrano averlo dimenticato e l’accoglienza che vi riserveranno è davvero amichevole e cordiale (tanto che alcuni triestini DOC – per essere fedeli al loro modo di essere – si sono lamentati dell’eccessiva confidenza che si prendono in questo posto!). Ma venendo da Roma, ed essendo socievole di carattere, sono stata ben contenta di capitare all’Osteria Istriano!
L’Osteria istriano si trova sulle rive della città proprio di fronte al mare. Ci sono capitata in un giorno di “Bora Nera” …una situazione che se non la vivi di persona non saprai mai cosa vuol dire. Avete presente il vento più forte che avete mai sentito? moltiplicatelo per cento. La Bora ulula per le strade di Trieste, quasi fosse un vecchio animale sofferente che vive nascosto nel cuore della città ed ogni tanto si risveglia. il tassista che mi ha portato all’ osteria istriano mi raccontava che erano 20 anni che non la sentivano così forte. All’epoca si poteva parcheggiare sul lungomare, le rive, e che al mattino dopo vedevi spesso le cinquecento galleggiare nell’acqua di mare!
Si faticava a camminare dritti per strada o aprire le porte di auto o negozi, per via delle raffiche violentissime (ma erp talmente piena di documenti del lavoro che mi hanno fatto zavorra!). Pensate che la bora soffia così forte da sollevare l’acqua del mare, che si nebulizza in piccole goccioline che risplendono al sole in una sorte di nube lucente appena sopra il pelo dell’acqua: no spettacolo stupendo mentre arrivavo sul treno milano-trieste.
Ma torniamo alla nostra osteria: tavoli in legno ben separati, arredamento curato ma abbastanza spartano, luci che pendono basse sui tavoli, stampe fotografiche alle pareti e bottiglie di vino. Il gestore, e proprietario è triestino, ma sembra un surfista australiano: alto, magro, biondissimo e sportivo – e con una notevole predisposizione alla conversazione (e io dico meno male! erano tre giorni di fila che cenavo da sola… è stato carino aver qualcuno con cui scambiare due chiacchere!).
Non esiste menu di carta all’Istriano, i piatti cambiano di continuo, in dipendenza del pescato giornaliero, e vengono decantati a voce dal nostro ciarliero ristoratore-surfista (fate attenzione perchè li decanta alla velocità della luce!). Purtroppo è passato un po’ di tempo e non ho fatto a tempo a segnarmi tutto (parlava davvero troppo in fretta e non voglio mai svelare che ho un blog di cucina per prendere carta e penna, altrimenti li condiziono) ma posso raccontarvi cosa ho scelto e cosa ho visto negli altri tavoli.
Per cominciare, visto che ero titubante tra due antipasti diversi, mi hanno proposto di fare un mix di gamberoni arrotolati nel lardo di colonnata su dadolata di zucchine scottati in padella con involtini di melanzane, tonno fresco e rucola. Piatto davvero ben presentato con due gamberoni e due involtini (le porzioni non sono molto abbondanti, ma era pur sempre solo un antipasto). Gamberoni davvero eccellenti: freschissimi, morbidi e il lardo era davvero, come si dice a Roma ” la morte loro”. Gli involtini di melanzane e tonno fresco e rucola erano buoni, ma di nessuna sorpresa.
Tra gli altri antipasti ho visto passare dei bellissimi ed invitantissimi fritti, tra cui uno di alici (quelle triestine che sono un po’ più grasse delle nostre) e mi era venuta una voglia pazzesca. Next time!
Tra i primi ricordo la zuppa di pesce rivisitata (a seconda del pesce, ma anche dei prodotti e delle spezie di stagione), ritrovata in parecchie recensioni, e dei buonissimi ravioli con ripieno di triglie conditi con il pomodorino fresco. Devo dire che erano davvero ben fatti, la pasta tirata bene e un ripieno delicato e profumato (anche in questo caso porzioni contenute). Oltre a questo c’erano diversi tortini di pesce, e pesci e frutti di mare da fare alla griglia che ho visto passare per farli scegliere ai clienti.
Per finire, dulcis in fundo, mi sono fatta tentare dalla creme brulèe con i frutti di bosco. In quel periodo ero in fissa con la creme brulèe, ne facevo tantissime anche a casa, e ero curiosa di provare una variante. Presentazione come al solito molto curata, bell’effetto della crema gialla con i frutti rossi, e per dirla con Joey di Friends (per capirci – e sorridere – cliccate qui per vedere lo sketch “la zuppa inglese di Rachel” nella sezione ciak in cucina!)
“la crema …buona”
“la marmellata… Buona”
“la frutta… Buona!… Per me è buona!”
Quindi… buoni gli ingredienti e buono il sapore… peccato però che con la creme brulèe non avesse nulla a che fare. Non c’era ahimè nessun bruleè, neanche a scavare sotto lo strato di marmellata di frutti di bosco (Buona eh!). Mi riservo il diritto la prossima volta di provare qualcos’altro, prima di dare un giudizio definitivo sui loro dolci…
Conto? secondo me onesto (34 euro) , soprattutto considerando che siamo a Trieste.
Osteria Istriano
PARCHEGGIO: possibile (ma attenti alla Bora!)
COSTO: 34 euro per pasto completo (vini esclusi)
SERVIZIO: molto accogliente e disinvolto
CHIUSURA: Domenica
INDIRIZZO: Riva Grumula, 6, 34123 Trieste
TELEFONO: 040 306664
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