L’8 Luglio del 2010 è stata una brutta data per i partenopei.
Scaturchio, una vera e propria istituzione, un luogo dove migliaia di napoletani erano cresciuti a furia di sfogliatelle e babbà, chiudeva i battenti e sul suo futuro si aprivano nubi grigie.
Ma la città ha avuto un motto d’orgoglio, un simbolo come Scaturchio non poteva morire senza che si provasse a salvarlo.
Così, grazie alla passione di alcuni imprenditori, questa pasticceria presente da più di cento anni, ancora domina Piazza di San Domenico Maggiore, e ai suoi tavolini all’aperto possono sedere turisti e appassionati del buon cibo.
Già perché un caffè con sfogliatella, gustato in primavera all’ombra dell’obelisco della piazzetta, magari prendendo ristoro dopo una lunga passeggiata per il centro storico, è una vera prelibatezza. Ma anche un bello spritz accompagnato dalla pasticceria salata (magari non la mattina!) non è niente male…
Vi elenchiamo alcune delle specialità di Scaturchio, prendendo spunto a piene mani dal loro bel sito internet:
La mitica sfogliatella, vero vanto del locale: Riccia o frolla, da gustare rigorosamente calda come la tradizione comanda, con zucchero a velo spolverato qualche attimo prima di consumarla: queste le regole che il disciplinare del gusto impone.
Nata ad opera delle sapienti mani di una monaca di clausura presso un convento della costiera amalfitana, la sfogliatella costituisce uno degli elementi fondamentali del trittico napoletano che, al pari di una cartolina ritraente il golfo, rappresenta il souvenir preferito dai turisti in visita nella città.
Il Ministeriale: “Si racconta che durante i primi anni dell’unità d’Italia, Francesco Scaturchio, fondatore dell’attuale pasticceria, invaghitosi di una sciantosa, per conquistarla inventava un medaglione di cioccolato dal cuore cremoso.
In breve tempo l’elegante cioccolatino divenne diletto delle tavole reali prima però dovette superare una lunga trafila burocratica di ministero in ministero. Di lì, come segno dell’immane sacrificio fatto, divenne Il ministeriale”.
La Pastiera: “Si narra che Maria Teresa d’Austria, moglie di Ferdinando II di Borbone, fosse donna di difficili entusiasmi, tanto da guadagnarsi il soprannome di “regina che non ride mai”. Quasi in termini di sfida, il Re commissionò a dei sapienti pasticcieri napoletani la creazione di un dolce che potesse far sorridere la regina. La ricerca di prodotti che potessero scatenare la reazione tanto attesa durò tanto ma, dopo tanti sacrifici, fu creata la pastiera e pare che al primo assaggio, estasiata dal profumo dei fiori d’arancio, e dal suo contenuto, il sorriso nacque spontaneo. Il caso volle che tutto ciò accadesse nel periodo pasquale. Ecco allora che in breve tempo la pastiera viene votato a dolce tipico della Pasqua Napoletana ed entra nella rosa dei prodotti tipici che rappresentano la città in tutto il mondo. La continua richiesta del prodotto anche in periodi non “canonici” ha fatto sì che il dolce tanto desiderato fosse prodotto tutto l’anno. Disponibile in vari formati, la pastiera è uno dei prodotti sempre presenti nelle nostre vetrine”.
Altra specialità da acquistare a Natale, anche in piccole confezioni, sono i mitici Struffoli, uno dei simboli delle feste a Napoli.
Insomma, per una colazione, per un aperitivo, per i dolci pasquali e quelli natalizi, per portarvi via un dolce ricordo di Napoli, solo per vedere le loro vetrine, Scaturchio!
PS. Ho recentemente letto alcune critiche sulla nuova gestione, ma a mio vedere il locale mantiene intatto il suo fascino, e la posizione strategica per chi fa una passeggiata in centro lo rende una tappa obbligatoria. Inoltre i proprietari sono molto gentili.
Scaturchio
SERVIZIO: veloce e cortese
PREZZO: leggermente alto, ma la tradizione si paga!
PARCHEGGIO: impossibile, siamo in pieno centro storico
CHIUSURA:
TEL. 0815516944 – 0815517031
INDIRIZZO: Piazza San Domenico Maggiore 19 – Napoli
SITO: http://www.scaturchio.it
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