‘E curti (Sant’Anastasia) VOTO: 8-/10

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Da qualche mese a causa dei pressanti impegni lavorativi non riuscivo più a scrivere recensioni… Ma per un ristorante come ‘E Curti il tempo per scrivere bisogna assolutamente ritagliarselo!

Siamo a Sant’Anastasia, uno dei tanti paesi vesuviani. Questo ristorante si trova in un piccolo vicolo e per il parcheggio bisogna un po’ industriarsi. Eppure ne vale veramente la pena. Dai ‘E Curti si respira l’aria della tradizione.

Nel 1924 un monaco della zona lascia i suoi abiti e decide di aprire una piccola trattoria. Cucina per gli avventori e di notte dorme tra queste quattro mura. Per anni, anche dopo la morte del monaco, e l’arrivo al suo posto di alcuni parenti, il ristorante continua ad essere chiamato Dal Monaco. Ma i nuovi gestori non sono due qualunque, si tratta di una coppia di fratelli, nipoti del monaco, che lavorano nel circo, viaggiano in tutta Italia (ma anche in Francia e Libia) e apprendono le ricette dei luoghi che frequentano riproponendo Dal Monaco piatti dalle diverse influenze. I due fratelli Ceriello sono affetti da nanismo (nella foto che trovate avevano 50 anni!) e considerando la loro altezza i napoletani ci hanno messo poco a rinominare il ristorante ‘E Curti.

 

 

Oggi in cucina ci sono ancora le parenti dei Curti e la sala è gestita con passione e competenza da Roberto che recita giornalmente a voce il ricco menu.

La cucina è quella dell’entroterra napoletano, una cucina forse non leggerissima ma dai grandi sapori. Proprio per questo il ristorante lavora maggiormente di inverno, ma vi posso garantire che vale la pena fare una sosta da ‘E Curti anche d’estate. D’altronde la chiocciolina, la guida Slow Food, non la regala a nessuno!

I pochi tavoli a disposizione sono ben divisi nell’unica sala ai cui lati sono presenti due panorami particolarmente amati dai fratelli “Curti”, Napoli e Trieste.

 

Molto ricchi gli antipasti con la soppressata, il capocollo, il prosciutto di maiale locale, la bufala,  il crocché di patate e caciocavallo, gli involtini di melanzane con i pomodori del Piennolo (i pomodori prodotti alle pendici del Vesuvio).

Ci sono anche gli antipasti di mare, seppie, polpo, i carpacci, i moscardini e delle ottime alici fritte.

Tra i primi piatti segnaliamo la zuppa di fagioli e funghi di Pioppo (8 euro), gli ottimi spaghetti sicchie ra munnezza(7), una delle specialità della casa fatta con noci, uvetta, capperi, pinoli, olive, pomodori, nocciole. Davvero imperdibile. Poi la classica minestra maritata (7), le casarecce con i funghi del Pioppo (7), le tagliatelle funghi e pancetta, le tagliatelle con il sugo di agnello lattante (7). Molto apprezzata la possibilità di ordinare una mezza porzione, in modo di poter provare più piatti.

Tra i secondi l’agnello lattante al forno (14), le costatine d’agnello alla brace (12), il filetto di maiale o vitello al cartoccio con i funghi (12).

Poi, secondo la tradizione  dei paesi vesuviani, non poteva mancare lo stoccafisso: in bianco (13), in salsa di pomodoro (14), il baccalà fritto (17).

I dolci ci hanno conquistato per la loro originalità e realizzazione: ottimo ‘O Pasticciotto (ovvero la crema della Pastiera – 3), e un particolarissimo Tiramisù di ricotta con base di biscotti (2,5).

 

 

 

Infine una menzione particolare deve essere spesa per il nocillo: il ristorante ha un laboratorio in cui vengono prodotte circa 60000 bottiglie ogni due anni. Poi distribuite in tutta Italia. Il liquore di noce viene prodotto in questa zona da secoli e la ricetta veniva tramandata alle figlie femmine per timore che durante una sbronza i maschi la rivelassero. In grandi linee viene preparato con il mallo della noce, i chiodi di garofano e la noce moscata. Il nocino dei Curti venne apprezzato anche dal grande Veronelli e non si può terminare una cena dai Curti senza gustarsi, con parsimonia data la graduazione non proprio bassissima, un goccio di questo ottimo nettare.

Che vi devo dire, qui si mangia bene, si viene coccolati da personale appassionato del proprio lavoro, e si paga il giusto.

Vale una deviazione.

Da non perdere.

Ristorante ‘E Curti

SERVIZIO: molto cortese e competente

PARCHEGGIO: non nella via, facile nelle vicinanze

PREZZO: 26 euro

GIORNO DI CHIUSURA: domenica

INDIRIZZO: Via Padre Michele Abete 6 – Sant’Anastasia

TELEFONO: 0818972821

POSITIVO: cucina tradizionale ben realizzata, prezzi corretti, ambiente piacevole, competenza e passione del personale

NEGATIVO: cucina non proprio leggera

PIATTO DA NON PERDERE: spaghetti sicchie ra munnezza

 

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