Devo dire che sono partito assai prevenuto: per me Benevento significa Nunzia e lasciare la strada vecchia, quando si tratta di un ristorante adorabile come Nunzia, è cosa assai difficile. Eppure abbiamo un sito di recensioni di ristoranti e ci tocca sperimentare per provare posti nuovi. La dura vita del blogger di cucina!
Ed è stata una fortuna: Benevento ci ha regalato un’altra perla. Dall’altra parte del corso c’è una Nunzia uomo che è uno spettacolo: Ottavio, l’ottavo di otto fratelli appassionato del suo lavoro e della storia di Benevento.
Il ristorante ha preso il posto di un locale di Jazz che gestiva il figlio di Ottavio; eppure quel cuore musicale ancora batte all’interno del ristorante: l’ambiente è ancora quello caldo e raccolto della vecchia sede; il nome, per questioni scaramantiche che ricordano le regole delle imbarcazioni, è rimasto Cotton Club.
Come Nunzia, anche Ottavio emana passione da tutti i pori: passione per la ristorazione e per l’ospitalità che si concretizza in alcuni comportamenti esemplari: al Cotton Club non vedrete mai Ottavio sparecchiare frettolosamente i tavoli per far posto a nuovi clienti; quel posto “è loro per tutta la serata, anche se vanno via” ci ha riferito il proprietario. E devo dire che è un bel pregio per un ristorante che ha 5 tavoli di numero. Poi, altro aspetto sensibile di Ottavio, è quello di non entrare in sala dopo la mezzanotte: “questa è casa loro, io non voglio dare l’impressione che se ne debbano andare… A me fa piacere che la gente stia bene”.
Ma Ottavio non è solo questo: l’amore che prova per la bella Benevento lo ha convogliato nel menu del ristorante dove un suo scritto descrive la storia della città (che il proprietario ricorda con orgoglio essere nata prima di Roma) dai sunniti, al periodo oscuro della dominazione della chiesa di Roma che di fatto l’ha isolata dal mondo in quanto circondata dal Regno delle due Sicilie.
E’ bello sentir parlare Ottavio, è bello sentire l’origine dell’obelisco del tempio di Iside, distante pochi metri dal suo ristorante, è bello sentire la storia delle chiese della Città.
E poi c’è la cucina: non tanti piatti ma la moglie di Ottavio ci sa fare. Tra gli antipasti buoni gli affettati con il pecorino; ottimo il lardo al pepe nero.
Tra i primi il piatto ammiraglio è certamente lo spaghetto alla “Vucciria“. Piatto che troverete solo al Cotton Club e che è nato appunto al mercato delle spezie di Vucciria di Palermo (Ottavio ci tiene a dire che si tratta del mercato più vecchio d’Europa) e che prevede un mix di spezie (ginepro, all’oro, capperi) più segreto della ricetta della Coca Cola. Assieme alle spezie pomodori secchi e del pomodorino pachino dolcissimo che arriva direttamente dalla Sicilia. Poi ancora lo spaghetto alla scolatura di alici, il pane con broccoli, le orecchiette con rucola e pecorino.
Tutte le materie prime sono ricercate minuziosamente e in sala una grande fotografia del pastore che prepara il pecorino (foto scattata dal figlio di Ottavio che è fotografo), rende omaggio alle tradizioni contadine e alla qualità.
Tra i secondi la strapazzata di asparagi selvatici, il tortino di alici, salsiccia e peperoni e il filetto di maiale presentato in varie salse (buonissimo quello con miele di castagno e mandorle!).
Assieme ai dolci (nel mio caso solo una crostata di amarene), d’obbligo un bicchiere di Strega.
Prezzo onestissimo. Prenotate che sono cinque tavoli!
Ristorante Cotton Club
SERVIZIO: mitico Ottavio!
PARCHEGGIO: difficile (fate una passeggiata è area pedonale)
PREZZO: 25-30 euro
INDIRIZZO: via De Vita 16 – Benevento
CHIUSURA: martedì
TELEFONO: 349 3827226
POSITIVO: Ottavio, ottima cucina, ambiente raccolto, ci si sente a casa
NEGATIVO: niente
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