PREMESSA AMOROSA SULLE MARMELLATE: Dovete sapere che sono anni che giro intorno alle marmellate e la prima che ho fatto è stata la Gelatina di Ribes (per la ricetta clicca qui). Sabine, l’amica di mio fratello del Friuli, ce ne aveva regalato parecchi anni fa un vasetto – mai dimenticato – fatto con i ribes del loro giardino in montagna. Neanche vi racconto lo splendore di quella gelatina buonissima, trasparente e color del vino… e da lì è iniziata una segreta passione di imbarattolare un po’ di frutta estiva per dare colore alle colazioni invernali (non sapete che birvido di soddisfazione aprire gli armadietti della cucina e trovarli pieni di barattoli fatti con le proprie mani).
Approcci diversi e – a volte – geniali sono venuti dal cavoletto di bruxelles (grazie Sigrid!) fino ad approdare alla maestra di confetture alsaziana che è Christine Ferber (pare che persino Brad Pitt non possa fare a meno di suoi deliziosi barattolini) e gli ultimi risultati sono stati davvero notevoli, per cui continuerò, continuerò e continuerò. Ricordate solo una regola fondamentale della Sig.ra Ferber ” La confettura è anche una scuola di pazienza”.
Oggi vi propongo la Marmellata di MORE, more da raccogliere a mano dai rovi spinosissimi: l’orgoglio è parte integrante del sapore, altrimenti godrete solo a metà quando la spalmerete sul pane…
Ingredienti
- 1 Kg di more mature
- 700 gr di zucchero semolato
- il succo di un limone
- mezzo grano di pepe lungo della Cambogia (non obbligatorio!)
- 17 gr di pectina 2:1 (n.b. la pectina è una sostanza naturale che si trova nella frutta in diverse quantità (le mele cotogne ne hanno più di tutti) e viene aggiunta alle marmellate. La potete trovare nie supermercati e negozi di dolci, in diverse proporzioni 2:1, 3:1, 4:1)
Selezionate le more, eliminando quelle un po’ troppo andate o ancora rossastre e togliete gli eventuali piccioli.
Lavatele sotto l’acqua fresca, con delicatezza senza romperle e scolatele bene.
In una ciotola di ceramica mescolate le more, lo zucchero e il succo del limone precedentemente privato dei semi. Mescolate con un mestolo di legno finchè lo zucchero non si sarà bene intriso dei succhi e poi passate il tutto al passaverdure per eliminare i semini. Aggiungete il pepe lungo della Cambogia pestato al pestello oppure tagliato finemente al coltello
Mettete sul fuoco (possibilmente in una pentola rivestita di ceramica) e portate quasi al bollore, deve “fremere” e poi rimettete nella ciotola.
Coprite con carta da forno e mettete in frigo a riposare per una notte.
Il giorno seguente filtrate il composto al colino, per elimiare i semi residui, aggiungere la pectina, rimettete sul fuoco e portate tutto al bollore. Fate bollire dai 3 ai 7 minuti, verificandone la consistenza (mettetene una goccia su un piattino lasciate freddare ed inclinate il piatto per vedere se è sufficientemente densa per i vostri gusti).
Invasate nei barattoli precedentemente sterilizzati, sigillate, capovolgete e fare raffreddare. Si conserva per un anno intero.
STERILIZZAZIONE BARATTOLI – da cominciare prima di fare la marmellata, dovranno essere pronti al momento giusto.
Prendete dei barattoli con tappo (sia quelli bormioli oppure quelli recuperati dai barattoli di casa), rimuovete le etichette e lavateli bene (meglio se in lavastoviglie).
Metteteli in una pentola capiente, copriteli d’acqua e fate bollire barattoli e tappi per 5-10 minuti, nel mentre scaldate il forno a 190°C. Togliete i barattoli dall’acqua e metteteli a testa in su in una teglia in forno e lasciateli lì per altri dieci minuti ed ecco i vostri barattoli sterilizzati.
Tirateli fuori da forno e riempiteli di marmellata, pulite il bordo con un panno pulito, sigillate subito, capovolgere e far freddare per creare il vuoto.