In Italia hanno mille nomi: cenci, crostoli, galani, lattughe, ma a Roma si chiamano FRAPPE!
E senza frappe non è Carnevale. Altra cosa, le frappe sono fritte, quelle al forno sono un ritrovato moderno, ed io sono per la politica che se devo “peccare” con le frappe il peccato deve essere fatto bene, per cui, fritto!
Le ricette in Italia sono molto diverse, con uova, con burro con il liquore. Questa che trovate qui è molto semplice, senza burro e senza uova, di quelle che si fanno a Roma. Sottili sottili e piene di bolle!
Ingredienti:
- 250 g farina 0
- 70 ml di vino bianco
- 60 ml di liquore (io ho messo lo Strega), se non lo avete mettete altro vino bianco
- 1 cucchiaio di zucchero a velo
- 1 cucchiaino di aceto
- 30 ml olio di semi di girasole
- scorza di limone
- un pizzico di sale
- olio per friggere
Impastare tutti gli ingredienti (ad eccezione dell’olio per friggere) velocemente e lasciatelo riposare un paio di ore in frigo.
Stendete su un piano infarinato con il mattarello
e poi passate nella macchina sfogliatrice (nonna papera) più volte fino ad arrivare a uno spessore 7 o 8 (molto sottile).
Fate attenzione tra un passaggio e l’altro di tenere le sfoglie infarinate per evitare che si appiccichino e mano a mano che diventano più sottili tagliate a metà le strisce ottenute.
Con la rotella dentellata tagliate le sfoglie in rettangoli di circa 10X15 cm e fate un taglio in mezzo. Passate un lembo della frappa nel buco centrale per creare una torsione.
Preparate l’olio per friggere in una padella alta e dal fondo spesso. Quando l’olio è caldo lasciate cadere una frappa e fatela friggere velocemente, essendo molto sottili ci mettono poco quindi giratela appena potete e non appena si dora (poco poco) è pronta. Scolatela molto bene e posizionate su teglia rivestita di carta assorbente. Ripetete l’operazione per tutte le frappe.
Spolverate di abbondante zucchero a velo et voilà, ecco le più buone Frappe Romane che ci siano!